Sappiamo tutti quanto la nazionale femminile americana sia invidiata da tutti per via del suo ricchissimo palmarès, e sappiamo anche che questa (insieme alle nazionali più prestigiose del mondo) sia composta prevalentemente da calciatrici della NWSL, campionato storicamente colmo di talenti provenienti da tutto il mondo, e per diversi motivi concepito come punto di arrivo e coronamento di un sogno per la maggior parte delle atlete. Oggi analizzeremo nel dettaglio la famosa calciatrice dell’Orlando Pride Alexandra Patricia Morgan Carrasco, meglio conosciuta come Alex Morgan.
Morgan è nata il 2 luglio del 1989, appena 2 giorni prima del Giorno dell’Indipendenza. Non può esserci orgoglio migliore per un americano rispetto a quello di associare il proprio compleanno alla festa più patriottica del loro paese, e forse questa considerazione starebbe bene anche ad Alex, considerando i 107 gol in 169 partite con la maglia a stelle e strisce. Il suo paese natale è San Dimas, una città situata della contea di Los Angeles, con non più di 33.000 abitanti; la città prende il nome dall’omonimo canyon, nonostante San Dimas sia il nome che i Cristiani ritrovano nel famoso “buon ladrone” che il vangelo ci insegna essere stato crocifisso alla destra di Gesù, ogni calciofilo che si rispetti (qualunque sia il suo orientamento religioso), ricorderà questa città per aver dato i natali ad una delle calciatrici più forti del mondo.
Dotata di grandissima velocità ed eleganza nella corsa il suo famoso soprannome affibbiatole dalle compagne è Baby Horse, proprio a sottolineare le sue singolari doti dinamiche. Morgan inizia tardi a solcare i primi campi da calcio rispetto alle compagne, ma nonostante il suo esordio sul rettangolo di gioco sia arrivato a soli 14 anni, già era in grado di esibire le sue innate doti tecniche e la sua stoffa da leader. Le sue prime partite che ricordiamo si sono consumate comunque nell’ambito del calcio universitario, dove dal 2007 al 2010 ha vestito la maglia dei California Golden Bears, la squadra dell’Università della California. Comunque, le sue attività in università non si sono limitate allo sport: è riuscita infatti in quegli anni a conseguire una laurea in Economia Politica. Prima di buttarsi in Europa, Morgan ha avuto la possibilità di segnare sul suo curriculum diverse notevoli esperienze (fino agli Orlando Pride): per un anno ha giocato nei New York Flash (4 gol in 14 partite); poi nel 2012 ha fornito le sue prestazioni alla Seattle Sounders Woman (squadra famosa anche per la compagine maschile militante il MLS), dove tra l’altro ha incontrato anche un’altra sua collega mediamente brava, che potreste conoscere con il nome di Megan Rapinoe. La stagione inaugurale della NWSL è stata disputata da Alex Morgan con i Portland Thorns FC, con i quali ha giocato dal 2013 al 2015. La prima stagione regolare è stata terminata da Alex Morgan come capocannoniere della squadra (con 8 gol e 5 assist), e del campionato insieme a Christine Sinclair, e il 31 agosto ha fatto vincere il titolo del campionato inaugurale alla sua squadra segnando il secondo gol nella partita con la sua ex squadra dei New York Flash, terminata poi 2-0. La sua ultima stagione non è stata caratterizzata da grandi numeri, solo a causa dei suoi impegni con la nazionale, che le hanno permesso di disputare sole quattro partite e segnando un solo gol. Non si può esattamente dire che la sua mancanza non si sia fatta sentire, dato il fatto che in quella stagione il suo club ha siglato il record negativo di 6 vittorie, 9 sconfitte e 5 pareggi.
Durante le sue stagioni ancora in corso con l’Orlando Pride è riuscita a firmare il suo primo contratto di prestito secco di sei mesi in Europa, all’Olympique Lyonnais (nella stagione 2016-17) segnando ben 12 gol in 16 partite, vincendo una Coppa di Francia (dove non giocherà in finale a causa di un infortunio al tendine del ginocchio), ma soprattutto facendo il suo esordio nella tanto agognata Women’s Champions League, e vincendola, giocando in finale soli 23 minuti a causa di un secondo infortunio allo stesso maledetto ginocchio. Ahimè se dovessimo far il conto di quante/quanti fuoriclasse avremmo potuto vedere senza questi ripetuti infortuni finiremmo per rovinarci la giornata. Nonostante una clausola consentisse a Morgan di tornare in Francia nel 2018, il ritorno non avvenne mai, e tutt’ora continua a deliziare delle sue giocate solo i tifosi americani (un po’ ingiusto per noi europei, non trovate?).
Con la sua nazionale, in cui ha esordito a soli 22 anni, ha siglato ben 169 presenze e 107 reti, racimolando di tanto in tanto un Oro nelle olimpiadi di Londra 2012 (segnando il gol vincente al 123°), terminando l’anno solare con 20 gol e 20 assist (l’unica insieme ad una certa Mia Hamm), un paio di mondiali nel 2015 e 2019 e due ori nella CONCACAF Women’s Championship nel 2014 e 2018. Forse per lei sarebbe banale rammentare che dal 2018 è anche capitano della sua nazionale insieme al Carly Lloyd e Megan Rapinoe, ma bisogna riconoscere che per dover di cronaca va fatto.
Morgan (come se non bastasse) nel 2012 ha firmato un contratto per la creazione di una tetralogia letteraria con la Simon & Schuster Children's Publishing, rivelando di voler ispirare con i suoi libri le ragazze a manifestare il loro amore per il calcio. Il 1° settembre è stata annunciata la data di uscita dei primi due romanzi, di cui uno (Saving The Team) posizionato settimo nella classifica dei libri più venduti. Nel 2015 ha recitato per una serie chiamata The Kicks di Amazon Prime di nove episodi e basata sull’omonima tetralogia letteraria.
Nel settembre del 2015 è anche apparsa nella copertina dell’edizione americana di FIFA 16 accanto a uno che di nome fa Lionel, e di cognome Messi… mica male. Bene, se durante la lettura avete appreso che questa ragazza qui ha fatto più cose di quante non ne abbia fatte la vostra famiglia in 7 generazioni senza contare i titoli individuali (che se dovessi elencare qui non finiremmo più) e quindi inizia a starvi anche un po’ antipatica, non avete fatto i conti con Servando Carrasco, giocatore dei Los Angeles Galaxy e dal 2020 marito e padre spostato con Alex Morgan. Nonostante debba ammettere di non conoscerlo personalmente sento di poter affermare che sia stato un uomo molto fortunato, e che lo sarà per tutta la vita, almeno secondo la formula stilata da sua moglie qualche tempo fa, che afferma questo:
“Date ad un uomo una donna che ami il calcio, e questo sarà felice per tutta la sua vita.”
Io adesso non so se il signor Carrasco meriti tutta questa felicità, ma per come la vedo io, non riesco a trovare una persona che meriti veramente di avere accanto una come Alex Morgan.
Di Marco Villani
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