Conflitti tra le calciatrici della nazionale francese e la coach Corinne Diacre.
Sarah Bouhaddi, portiere del Lione, a fine luglio aveva dichiarato la sua decisione di lasciare la nazionale transalpina. Il motivo? La presenza di Corinne Diacre come allenatrice.
Decisione troppo dura quella dell’estremo difensore dell’OL?
Secondo le sue compagne di squadra non più di tanto, visto che la coach ha “castigato” un’altra calciatrice: la capitano della nazionale Armandine Henry.
Secondo Diacre l’esclusione della convocazione del capitano è dovuta alla non perfetta forma fisica della calciatrice a causa dell’infortunio di inizio stagione.
La società del Lione non si è fatta attendere ammettendo che la Henry abbia superato da tempo l’infortunio, tanto da essere tornata titolare in squadra.
I conflitti tra le calciatrici e la coach nella nazionale transalpina risalgono al 2017 quando la coach tolse la fascia dal braccio di Wendie Renard.
In più nel Mondiale 2019 la Francia ha subito l’eliminazione dagli USA e la Diacre accusò la sua calciatrice Eugénie Le Sommer di non aver eseguito le sue decisioni tattiche.
A ciò le bleus tentarono di comunicare con i vertici della Fédération Française de Football, la FFF, senza interpellare la stessa allenatrice.
La Diacre venne comunque a conoscenza del tentativo delle sue ragazze e le anticipò assicurandosi il sostegno del presidente e dell’intera FFF.
Una situazione che non giova di certo né alla nazionale francese né al movimento del calcio femminile europeo.
La federazione sembra comunque appoggiare la coach tanto che probabilmente le sarà rinnovato il contratto fino al 2022, con la volontà di vederla durante la partecipazione all’Europeo del 2022 in Inghilterra.
Di Fulvio Buongiorno
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