Allo stadio Artemio Franchi di Firenze echeggia sontuosa dopo molto tempo la musica della Champions, e le Viola sono pronte a dimostrare che nel palcoscenico europeo non saranno solo semplici comparse. Le ragazze di mister Cincotta si trovano ad affrontare una squadra, lo Slavia Praga, frutto di un sorteggio sì ostico ma non di certo infausto come quello della Juventus, che si è trovata di fronte le campionesse d’Europa del Lione. A Firenze sembra essere tutto pronto, ma prima del calcio d’inizio le ventidue ragazze in campo si sono raccolte in uno spirituale minuto di silenzio nel ricordo del Pallone D’Oro Paolo “Pablito” Rossi, scomparso nella notte. Si dice che spesso le partite vengano decise dalle circostanze, e sembra essere proprio questo il caso; alle Viola infatti sembra che sia stata infusa una grande forza da questo commovente minuto di raccoglimento: pronti via, e al quarto minuto arriva il gol di Louise Quinn; angolo battuto corto da Bonetti, poi cross Breitner e incornata vincente dell’irlandese. Lo Slavia Praga reagisce con tutto l’onore che ha, e la grande esperienza delle calciatrici ceche le rende consapevoli che c’è ancora tempo; ma al minuto 22’ il rischio si fa grossissimo: Clelland viene premiata da Sabatino, e dopo un rimpallo allarga il piattone e conclude di un soffio al lato. La Fiorentina lotta e si spreme in campo, tanto che verso la fine del primo tempo la stanchezza si fa sentire, ed al 40’ minuto lo Slavia Praga insacca in rete la palla dell’1-1: dopo una punizione dal lato destro, il pallone si insinua nella zona più pericolosa dell’area di rigore e Persson, da posizione defilata, batte Ohrstrom. La prestazione nei primi quarantacinque è effettivamente ottima da parte della Fiorentina, certo è andarsi a scaldare negli spogliatori col risultato di 1-0, sarebbe stato psicologicamente vantaggioso per le Viola. Il secondo tempo però si avvia nel peggiore dei modi per la formazione fiorentina, e al 59’ Divisova incorna il pallone del sorpasso, 1-2 e doccia gelata. Ma le italiane (lo abbiamo visto anche con la Juventus) in Champions non ci stanno a mollare; e allora le ragazze di mister Cincotta lottano con le unghie e con i denti, con immensa personalità, per agguantare il pari, creando diverse occasioni imbastendo ottime trame di gioco. La più clamorosa è quella al 73’, dove Breitner inventa per Sabatino, gran destro e respinta del portiere, Thogersen deve solo insaccare il tap-in, ma purtroppo manda al lato da pochi metri. Il calcio comunque, checché se ne dica, ha una sua logica (sembra strano, ma la ha) ed esattamente sei minuti dopo bomber Sabatino prende la propria squadra sulle spalle e la porta al pareggio, bucando Votikova con un destro alto all’angolino da pochi metri. Certo è che gran parte del merito va a Tatiana Bonetti, che dopo una finta ubriacante suggerisce per l’azzurra molisana nel cuore dell’area di rigore. Da qui in poi la Fiorentina sembra anche crederci, ma forse è stato meglio fermarsi sul 2-2, evitando di sbilanciarsi troppo e prendere la beffa sul finale. Ci aspetta un ritorno molto frizzante per entrambe le italiane in Champions, seppur oggettivamente più semplice per la Fiorentina, che dovrà comunque fare i conti con la scomoda regola dei gol fuori casa.
Fiorentina: Öhrström; Thøgersen, Quinn, Tortelli, Zanoli (75’ Vigilucci); Mascarello, Breitner, Neto (65’ Adami); Bonetti, Sabatino, Clelland (60’ Piemonte) A disp.: Forcinella, Cordia, Arnth, Middag, Ripamonti, Monnecchi, Kim, Baldi, Fusini
Slavia Praga: Votíková; Jarchovska, Necidová, Pincová (82’ Khýrová), Bartovičová; Persson (77’ Šurnovská), Cahynová; Divišová (86’ Černá), Krejčiříková, Szewieczková (46’ Šlajsová); Kožárová A disp.: Lukášová (GK), Sladká (GK), Huvarová, Karasová, Veselá, Žemberyová
Marcature: 4’ Quinn (F), 40’ Persson (S), 59’ Divišová (S), 79’ Sabatino (F)
Ammonizioni: 19’ Bonetti (F), 24’ Neto (F), 51’ Clelland (F), 52’ Cahynová (S), 63’ Bartovičová (S), 71’ Persson (S), 90’+3’ Kožárová (S)
Di Marco Villani
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