(4-3-3)
Ciccioli;
Merlo, Di Criscio, Micciarelli, Montalti;
Sardu, Labate, Møller Hansen;
Tarenzi, Martinovic, Giacinti.
All. Alain Conte
Ciccioli: esordio più che amaro per le neopromosse Titane. Il portiere del San Marino subisce ben 10 reti, cinque per tempo;
Merlo: una meteora. Ci si aspettava molto di più da lei, visto e considerato che è un ottimo difensore con il senso del gol. Prestazione incolore per lei, come quasi tutte le undici nerazzurre scese in campo contro la Fiorentina;
Di Criscio: è scesa in campo contro il Bari con la fascia di capitano al braccio, poche idee ma molto nervosismo. Con uno spintone a Matoušková, causa il rigore che porterà prima al vantaggio e poi alla vittoria delle ragazze pugliesi grazie alla trasformazione di Manno;
Micciarelli: le uniche volte in cui la si vede apparire è quando cerca, non riuscendoci, di contenere Di Guglielmo nella propria area di competenza;
Montalti: insieme alla compagna di reparto Micciarelli, cerca di arginare un'Empoli incontenibile: idee poche e confuse;
Sardu: come tutta la formazione titolare scesa contro la Juventus, durante il primo tempo tiene bene il campo, ma poi accusa la pressione nel secondo tempo. Fallisce il rigore che avrebbe potuto riaprire, almeno il parte, la partita. Un vero peccato;
Labate: tra lei e Cinotti non c'è storia. L'azzurra si rivela sempre superiore e condisce la prestazione con un gol meraviglioso. La Titana, al suo esordio con questa maglia, in questo match non riesce a far esplodere il suo talento;
Møller Hansen: schierata in attacco al posto dell'infortunata Ilaria Mauro, non la si vede mai. L'unico lampo in 90 minuti è quando effettua un passaggio per Marinelli che per poco non beffa Schroffenegger;
Tarenzi: tanta grinta, poca sostanza. È l'unica nerazzurra che si rende pericolosa per più di due volte, andando a sbattere contro una difesa viola praticamente perfetta;
Martinovic: l'attacco della Florentia, nonostante gli innesti di Cantore e Pugnali, si regge prevalentemente sulle sue spalle. Non riesce mai a rendersi pericolosa, venendo chiusa facilmente da Fusetti e da Agard;
Giacinti: il suo match contro la Florentia è come il suo numero di maglia a Milano sponda rossonera: maledetto. Sbaglia tanti di quei gol da non poterli nemmeno elencare, oltre a venire chiusa in più di un'occasione dalla collega capitana, Dongus.
All. Alain Conte: esordio da incubo per il mister sammarinese e le sue ragazze. La squadra della Repubblica subisce dieci reti, lasciando ben poco spazio alle recriminazioni. Prestazione da rivedere, sotto ogni punto di vista.
Di Redazione Calcio Femminile Italia
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