top of page
  • Immagine del redattoreCalciofemminile_Italia

Il Milan si aggiudica il derby, la Juventus ne segna nove, pari tra Napoli e Empoli

Il Milan vince il derby della Madonnina grazie al poker di Valentina Giacinti


Al Centro Sportivo Suning va in scena il terzo derby della Madonnina di stagione.

La partita viene vinta dalle rossonere di Maurizio Ganz per 4-1.

Il primo tempo si apre con un’occasione per l'Inter capitata sui piedi di Rincón: la colombiana cerca il tiro da dentro l’area, ma è troppo centrale e non crea problemi a Korenciova.

Al decimo minuto, arriva il vantaggio nerazzurro: servita da Marinelli, che si fa tutta la metacampo in ripartenza, Møller Hansen da fuori area mira all’angolino e scarica il pallone alle spalle di Korenciova. 1-0.

Il Milan si sveglia poco più tardi e accorcia le distanze con il suo capitano: Marchitelli è super nel respingere un tiro di Jane, ma ribatte proprio su Giacinti che, di testa, insacca per il pareggio.

Alla mezz’ora, l’arbitro fischia un calcio di rigore in favore del Milan: Marchitelli in uscita travolge Dowie in area, mandando dal dischetto Giacinti: la numero 9 non sbaglia e manda in vantaggio la sua squadra, firmando anche la doppietta personale.

Cinque minuti più tardi, arriva il terzo gol del Milan, ancora una volta portante la firma di Valentina Giacinti: Dowie lascia sul posto due avversarie e serve Giacinti, che ha gioco facile ed insacca. 3-1.

Succede poco altro fino al termine della prima frazione di gioco.

Il primo tempo si conclude quindi sul risultato di 3-1 per le rossonere.

Il secondo tempo si apre con un'occasione per il Milan, che capita con un tiro da dentro l’area di Dowie, ma trova davanti a sè una strepitosa Marchitelli, che riesce a deviare la conclusione: poco dopo ci prova anche Hasegawa, col portiere nerazzurro che devia in angolo.

Il colpo finale arriva al ventesimo del secondo tempo: su punizione di Tucceri Cimini, Hasegawa appoggia per Giacinti, che cala il poker, personale e della gara. 4-1

L’Inter cerca di reagire e colpisce in pieno una traversa con Debever su calcio d’angolo: poco dopo ci riprova Marinelli, ma Korenciova è attenta e blocca.

Ancora Marinelli, questa volta di testa, non impegna troppo Korenciova.

Dopo 3 minuti di recupero, termina qui la partita. Il Milan vince 4-1 grazie ai quattro gol segnati da Valentina Giacinti.



Formazioni:


Inter (4-3-3): Marchitelli; Merlo, Debever, Alborghetti ©, Brustia; Simonetti (24 st. Catelli), Pandini, Rincón; Marinelli, Møller Hansen, Tarenzi (21 st. Mauro). All. Attilio Sorbi

A disposizione: Aprile, Auvinen, Pavan, Vergani, Mauro, Baresi, Gallazzi.


Milan (3-5-2): Korenciova; Agard, Fusetti, Vitale; Tucceri Cimini (41 st. Kuliš), Jane (41 st. Tamborini), Hasegawa (44 St. Morleo), Boquete (44 st. Čonč), Bergamaschi; Dowie, Giacinti © (41 st. Grimshaw). All. Maurizio Ganz

A disposizione: Piazza, Kuliš, Rizza, Coda, Morleo, Tamborini, Rask, Čonč, Grimshaw, Mauri, Šimić.


Reti: 11 pt. Møller Hansen (I), 16 pt. Giacinti (M), 32 pt. rig. Giacinti (M), 37 pt. Giacinti (M), 20 st. Giacinti (M).

Ammonizioni: 37 pt. Giacinti (M)


Di Costanza Musso


Napoli-Empoli: sei gol e una partita densa di emozioni


Chi al Caduti di Brema di Napoli si aspettava di vedere una partita a noiosa o a senso unico si sbagliava di grosso. Il Napoli, galvanizzato dalla vittoria contro la Florentia incontra un Empoli che vuole riscattare una stagione nelle ultime giornate: due squadre agguerrite e decise a vincere. La partita sarà stata sicuramente caricata anche dalla presenza di un ex Empoli sulla panchina partenopea: Mister Pistolesi.


Pronti via e al quarto la neopromossa di casa già si rende pericolosa con Huchet, che davanti a Capelletti manda al lato bruciando un’ottima occasione. Nonostante la partenza il canovaccio della partita è il classico contropiede e ripartenza per il Napoli, con l’Empoli che fa il vero e proprio gioco. Nei primi minuti sembra non funzionare tutto alla meraviglia per Pistolesi e le sue ragazze, che al settimo minuto prendono il gol dello svantaggio da Prugna. Di Guglielmo (Oggi a destra, con Acuti sul versante sinistro) premia con un tempismo perfetto l’inserimento della sua attaccante; Arnadottir devia, ma serve solo ad aggiustare il pallone per la numero diciassette, che con freddezza batte a rete. Il gol delle ospiti taglia le gambe al Napoli, che per diversi minuti resta in balia delle avversarie; forse anche troppi, visto che proprio in questo contesto prende il raddoppio con un gol favoloso e dopo soli cinque minuti. Da calcio di punizione, con un favoloso schema e su assist di Prugna, segna sempre Glionna, oramai più che specialista da quasi tutte le mattonelle. Il vero Napoli inizia ad arrivare dopo solo un ennesimo scossone, quando al ventesimo minuto Cinotti prova a segnare su un favoloso assist di Benedetta Glionna, tre a zero sfiorato e finalmente la reazione delle calciatrici azzurre. Prima (al ventunesimo e per la prima volta dopo un quarto d’ora) recuperano un pallone in avanti, e poi dopo nove minuti trovano addirittura la rete dell’accorcio, come un fulmine a ciel sereno per l’Empoli. Cafferata riesce infatti a trovare un gran gol, l’ennesimo in questa partita, scavalcando con un pallonetto Capelletti dopo che ci aveva provato due minuti prima a compagna Nocchi da più lontano. L’Empoli inizia a vedere meno da vicino la vittoria facile, e Pistolesi capisce che è il momento di rilevare Oliviero per Di Marino. Risutato: pareggio del Napoli dopo altri seri minuti; che, conquistato un rigore grazie a Nocchi, lo trasforma con Huchet. Napoli clamorosamente pari e match completamente riaperto. L’inerzia dell’incontro si sposta tutta a favore delle padrone di casa ma non c’è tempo per nessun altro gol: dopo due minuti di recupero e un interruzione dovuta ad un fallo su Huynh l’arbitro manda tutti sotto la doccia.


Ricominciato il secondo tempo la curiosità è stata quella di vedere chi sarebbe sceso meglio in campo. Passati tre minuti Cameron trova subito una grande occasione, avendo la possibilità di battere con il destro sul secondo palo: palla al lato. Per venti minuti la partita continua senza grandissime occasioni ma con ritmi assolutamente elevati e molte interruzioni dovute a contrasti e falli. Il Napoli da comunque moltissimo filo da torcere alle ospiti e vince la maggior parte degli scontri fisici, entrambe le squadre vogliono vincere e a nessuna va bene il pareggio, anche se per il Napoli sarebbe certamente un punto guadagnato piuttosto che due persi. Al settantesimo però accade l’inimmaginabile: dopo un due a zero le partenopee recuperano la partita all’Empoli e fanno il terzo gol. Tutte le partite più difficili si risolvono con il guizzo della fuoriclasse, e il Napoli ne ha una che di nome fa Sara, e di cognome Huchet. Il gioiello francese tira fuori dal cilindro un mancino messo lì, dove la mamma nasconde la marmellata: palla all’angolino e remuntada Napoli. Il rettangolo verde diventa adesso un vero campo di battaglia, soprattutto per l’Empoli, che non può di certo permettersi una sconfitta così cocente contro una neopromossa. Allora al settantasettesimo serve un miracolo di Tasselli per negare la gioia del gol a Prugna, che con un riflesso fantastico cala la saracinesca. L’errore del Napoli qui è stato farsi prendere dalla frenesia del punteggio, senza riuscire a mantenere i nervi saldi giocando il pallone razionalmente. Lo vediamo quando l’estremo difensore di Pistolesi spazza freneticamente il pallone in angolo, regalando l’ennesimo calcio piazzato alla pericolosissima Glionna. Non è grazie ad una palla inattiva che arriva il pareggio delle toscane però: all’84’ dopo una poco sicura decisione dell’arbitro di lasciar giocare per via del vantaggio a seguito di un contatto in area, Cincotti approfitta dell’insicurezza generale e sigla il poco soddisfacente pareggio. Quattro minuti di recupero e Napoli che conquista un punto assolutamente meritato, seppur con qualche rimorso di poter portare i tre punti a casa. Per l’Empoli è meglio continuare questa stagione preparando la prossima, vista la classifica difficilmente migliorabile con la Champions distante un anno platonico.


Formazioni:


Napoli: Tasselli, Cameron, Arnadottir, Huynh, Oliviero (Di Marino 30’), Goldoni, Huchet, Errico, Hjohlman, Nocchi (Pedersen 83’), Cafferata (Beil 63’). A disp. Brscic, Fabiano, Fedele, Iannazzo, Miotto, Morreale, Nicolini, Toniolo, Verrino.


Empoli: Capelletti, Di Guglielmo, Knol, Giatras (Brscic 90’), Acuti (Miotto 77’), Cinotti, Bellucci, Caloia (Iannazzo 73’), Prugna, Dompig, Glionna. A disp. Beil, Boaglio, Capparelli, Di Marino, Groff, Jansen, Nencioni, Pedersen, Rijsdijk


Marcatrici: Prugna 7’ (E), Glionna 12’ (E), Cafferata 30’ (N), Huchet 36’ R (N), Huchet 70’ (N), Cincotti 84’ (E)

Ammonizioni: Di Marino 43’ (N), Pedersen 88’ (N)


Di Marco Villani


La Pink non può nulla in casa della Juve, 9 i gol delle bianconere


Allo Juventus Training Center di Vinovo, va di scena la diciassettesima giornata di campionato tra la Juventus, capolista e imbattuta contro il fanalino di coda Pink Bari, che non vince dalla prima giornata di campionato contro il Napoli. Nei precedenti, la formazione casalinga ha vinto sei partite su sei disputate, realizzando venti reti, subendone solo tre. Rita Guarino, coach della Juventus, decide di schierare il classico 4-3-3, con un leggero turnover con Bačić in porta. La difesa a quattro con Lundorf sulla destra, la coppia centrale Salvai-Sembrant e Boattin sulla sinistra. Il trio di centrocampo è composto da Rosucci, Galli e Zamanian. Il tridente composto da Hurtig, Stašková e Girelli. Cristina Mitola schiera la sua Pink Bari con il 3-5-2 con Difronzo in porta. Il trio difensivo è composto da Soro, Enlid e Quazzico. La linea di centrocampo è composto da Marrone sulla destra, Novellino, Weston e Ketiš al centro e Capitanelli sulla sinistra. La coppia d’attacco è composta da Helmvall e da Silvioni, adattata in attacco visto che si tratta di una centrocampista classe 2002, in prestito dalla Juventus, vogliosa di dimostrare il proprio alla società detentrice del cartellino.


Dopo undici minuti di gioco, la Juventus si porta grazie all’uno-due tra Lina Hurtig e Annahita Zamanian, con la svedese che si trova davanti a Rebecca Difronzo e insacca con un tocco preciso. Al 20’, le padrone di casa raddoppiano con una girata di Linda Sembrant, dopo una mischia in area barese. Al 34’, Lisa Boattin crossa dalla sinistra per Cristiana Girelli, la quale colpisce il pallone di testa ma Difronzo è attenta e para in due tempi. Le bianconere spingono sull’acceleratore, cercando di concludere il primo tempo, con un vantaggio di tre punti, ma in alcune circostanze Difronzo ha negato questa soddisfazione, mentre le biancorosse non riescono a creare occasioni da rete.

Il secondo tempo riprende con un paio di cambi per le bianconere con Dalila Ippólito e Maria Alves che entrano al posto di Martina Rosucci e Lina Hurtig. Al 53’, la Juve sigla la terza rete merito dell’autorete di Marthe Enlid. Al 62’, la compagine pugliese accorcia le distanza con uno scambio tra Debora Novellino ed Emelie Helmavall, che entra in area di rigore e batte Doris Bačić. Dopo pochi secondi, entra in scena Girelli che realizza la quarta rete su cross di Cecilia Salvai, con il mancino. Al 66’, c’è un cross dalla destra di Maria Alves verso il centro, Andrea Stašková controlla il pallone, supera Antonella Marrone con una finta e calcia un tiro preciso, siglano la quinta rete bianconera. Dopo pochi minuti, Maria Alves serve un cioccolatino per Girelli che con una splendida rovesciata, segna la sesta per le bianconere. Al 71’, Girelli riceve il pallone in area di rigore e scarica un potente tiro di destro, che batte l’incolpevole Difronzo. All’82’, la Juventus segna l’ottava su un calcio d’angolo, battuto da Zamanian per la testa di Salvai. All’88’, Girelli sigla la sua quarta rete personale, su cross di Zamanian. Finisce così: Juventus 9-1 Pink Bari.



Formazioni:


JUVENTUS WOMEN (4-3-3): Bačić; Lundorf, Salvai, Sembrant (59′ Gama), Boattin (59′ Giordano); Zamanian, Galli (67′ Caruso), Rosucci (46′ Ippólito); Staskova, Girelli, Hurtig ( 46′ Maria Alves). A disp. Giuliani, Soggiu, Hyyrynen, Cernoia. All. Guarino.

PINK BARI (3-5-2): Difronzo; Soro (46′ Lea), Quazzico (73′ Di Bari), Enlid; Capitanelli (67′ Parascandolo), Marrone, Novellino, Weston, Ketiš (42′ Carravetta), Helmvall; Silvioni. A disp. Myllyoja, Strisciuglio, Ceci, Zecca, Matoušková. All. Mitola.


Di Pierluigi Papa

104 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
Podcast
Podcast
bottom of page