La coach della nazionale italiana di calcio femminile Milena Bertolini ha dichiarato al Corriere della Sera le sue opinioni riguardo allo stop definitivo del campionato.
L’ex allenatrice del Brescia ha raccontato: “Avevo preparato una sorpresa per le ragazze. Appuntamento su Zoom alle 13, orario d’inizio della partita d’esordio in Francia, per ricordi, aneddoti e un quiz sul nostro Mondiale. Avrebbe vinto chi avesse azzeccato più risposte. Invece ci siamo ritrovate volentieri ma con molta amarezza di fondo. Visi tristi, soprattutto di chi ha patito di più l’annullamento del campionato: le juventine, che non hanno avuto lo scudetto, e le milaniste, che in Champions vedranno andare la Fiorentina. E pensare che Juve e Milan erano i due soli club che dopo il lock down avevano permesso alle calciatrici di tornare ad allenarsi. Un paradosso”.
Per la coach emiliana c’è chi si rifiuta di capire che queste ragazze sono un patrimonio del calcio italiano. Infatti il campionato di Serie A maschile riprenderà tra pochi giorni, mentre le ragazze dovranno già pensare alla stagione futura.
“Con la passione, in vista di un obiettivo comune, si possono ottenere grandi risultati. Quella Nazionale veniva da due stagioni di lavoro durissimo. Purtroppo oggi si è perso di vista il bene generale, a favore degli interessi particolari. In Italia manca una visione più ampia del calcio femminile: non si possono lasciare le calciatrici senza allenamenti per sei mesi... Le altre nazioni vanno più veloci, non ci aspettano”. Infatti a settembre l’Italia femminile sarà chiamata a continuare il percorso di qualificazione per l’Europeo che si terrà in Inghilterra nel 2022. Occorrerà sfidare Israele e Danimarca. Quest’ultima in lotta con le azzurre per ottenere il pass per Euro 2022.
L’intervista al quotidiano si conclude con le seguenti parole della Bertolini: “Se non mettiamo le ragazze in condizioni di parità, rischiamo di perderle. E arriviamo al professionismo: culturalmente in Italia siamo ancora indietro ma basta implorare per avere cose che ci spettano. Il calcio femminile italiano merita, e basta”.
Con la speranza che la critica della coach venga presa in considerazione anche dai vertici del mondo del pallone, noi tifosi italiani a settembre ci ritroveremo tutti insieme davanti alla TV a tifare per le ragazze alle quali siamo tanto affezionati: da capitan Sara Gama, alla portiere Laura Giuliani, passando per il gladiatore romanista Elisa Bartoli, la leonessa rossonera Valentina Giacinti, la “roscia” Manuela Giugliano, la bomber Barbara Bonansea, alla leggiadra Martina Rosucci e moltissime altre che fanno sempre più grande l’Italia calcistica.
Di Fulvio Buongiorno
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