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La Juve batte 3-0 il Sassuolo e centra il 18° successo in campionato, il Milan vince ma resta a -6

Tris della Juventus sul campo del Sassuolo


Allo stadio “Enzo Ricci” di Sassuolo si gioca una grande sfida tra la Juventus, capolista, in cerca dei tre punti per lo scudetto e il Sassuolo, terzo in classifica, bisognoso di conquistare dei punti per mantenere l'attuale posizione.


I primi dieci minuti della partita sono a ritmo basso, fino a quando le ospiti iniziano ad attaccare con intensità, al 17’ con un tiro di Sofie Junge Pedersen, fresca di rinnovo contrattuale, che termina alto e dopo pochi secondi con Andrea Stašková, deviato in angolo da Benedetta Orsi. Al 36’ giunge la prima occasione per le neroverdi con un tiro di Valeria Pirone, che termina alto. Al 40’, Martina Rosucci calcia di destro ma Diede Lemey para senza alcun problema. Dopo pochi secondi, l’arbitro concede un calcio di rigore, per un fallo di Martina Lenzini su Arianna Caruso. Sul dischetto, si presenta Valentina Cernoia che realizza la rete del vantaggio. Dopo la rete del vantaggio, le bianconere cercano il raddoppio, prima del fischio dell’arbitro, ma la difesa neroverde si salva in un paio di circostanze.


Dopo due minuti dal fischio della ripresa, Tuija Hyyrynen serve Cernoia, in area di rigore, che segna la rete del raddoppio. Al 56’, c’è un calcio di punizione per il Sassuolo. Veronica Battelani posiziona il pallone, calcia di rasoterra e Laura Giuliani para senza problemi. Al 65’, Haley Bugeja, appena subentrata al posto di Battelani, calcia di sinistro, in una posizione defilata dell’area di rigore, ma la sua conclusione esce fuori a lato dello specchio della porta. Dopo tre minuti, Cernoia cerca la personale tripletta con un tiro di sinistro da fuori area che si stampa sulla traversa. Al 77’, Arianna Caruso serve Maria Alves, appena entrata al posto di una spenta Lina Hurtig, la quale segna la terza rete con un delicato pallonetto. All’84’, Valeria Monterubbiano serve Lenzini che calcia da fuori area, ma il pallone si stampa sulla traversa.


Non ci sono più azioni da rete fino al triplice fischio dell’arbitro che sancisce la vittoria per 3 a 0 della Juventus contro il Sassuolo che, in alcuni tratti della partita, ha messo in difficoltà le bianconere. Con questa vittoria, le juventine mantengono salda la vetta classifica e possono concentrarsi sulla semifinale di ritorno contro la Roma, mentre il Sassuolo ha la pausa e può preparare la prossima sfida contro l’Hellas Verona.


TABELLINO


SASSUOLO (4-3-1-2): Lemey; Lenzini, Filangeri, Orsi, Santoro (82’ Brundin); Brignoli (82’ Pellinghelli), Mihashi, Tomaselli (77’ De Canal); Battelani (65’ Bugeja); Pirone, Cambiaghi (73’ Monterubbiano). A disp. Auria, Giurgiu, Ferrato, Pondini. All. G. Piovani.

JUVENTUS (4-3-3): Giuliani; Hyyrynen (85’Berti), Gama, Salvai, Boattin (60’ Lundorf); Rosucci (70’ Zamanian), Pedersen (85’ Giordano), Caruso; Cernoia, Stašková, Hurtig (70’ Maria Alves). A disp. Bačić, Sembrant, Caiazzo, Girelli. All. R. Guarino.

AMMONITE: Santoro (S); Pedersen, Maria Alves (J)



Di Pierluigi Papa


Milan Napoli: le rossonere sfruttano l’occasione e si prendono la Champions


Il Milan di Ganz oggi aveva una grande occasione: il Sassuolo ha infatti affrontato nella stessa ora la Juventus, capolista imbattibile. Qualunque risultato sarebbe andato bene al Milan, a patto che vincesse l’incontro con il Napoli, esattamente quello che ha fatto oggi.


Il Napoli comunque parte bene e dimostra come sempre grande carattere. Lo dimostra con la palla gol creata al primo minuto da Errico, che in semirovesciata colpisce un clamoroso palo. Sembra tutto un fuoco di paglia però, quando Natasha Dowie segna su un grande assist di Vero Boquete. L’arbitro alza il braccio: è fuorigioco, ma la partita dimostra di valere il prezzo del biglietto già dai primi minuti. Il Napoli nei minuti successivi tenderà ad abbassarsi, lasciando gioco al Milan ed infastidendolo con il tanto agonismo sportivo che ha contraddistinto la formazione di Mister Pistolesi. Non basta solo quello però quando si affronta una squadra del calibro del Milan, e allora dopo dieci minuti di affondate arriva la rete di Valentina Bergamaschi. L’assist di Tucceri è un bel cross basso, Tasselli non trattiene e l’azzurra insacca. Milan in vantaggio. La dinamica della partita poi diventa delle più classiche, con le rossonere galvanizzate e a trazione offensiva contro un Napoli che tarda a reagire. E’ proprio questo l’errore delle azzurre, alle quali bastano due minuti di destabilizzazione per prendere anche il raddoppio firmato Hasegawa, che approfitta dell’ennesimo errore di Tasselli. L’estremo difensore partenopeo sbaglia l’uscita e riesce a far segnare di testa la giapponese, che con i suoi 157 centimetri non trova nelle incornate il suo punto di forza. Il Milan passa dunque a condurre la partita con due gol di vantaggio e poca fatica sprecata, complici gli errori del portiere Tasselli. Ne servirà un terzo, compiuto da Sara Huchet, per permettere a Dowie di chiudere la partita già al minuto quarantatré. Palla persa della francese, Giacinti che si invola tutta sola davanti alla porta del Napoli e dopo la ribattuta ne approfitta l’attaccante inglese, facendo un tre a zero facile facile.

Finisce il primo tempo dunque, e per il Napoli è notte fonda. Il Milan di Ganz invece va a bere un tè caldo con la con un occhio sempre a Sassuolo, dove la Juve è avanti uno a zero.


Ricomincia la partita e Mister Pistolesi capisce che è il momento di cambiare qualcosa, almeno per limitare i danni. Dentro Cameron e Pedersen fuori Popadinova ed Errico, con il Napoli che cambia assetto passando ad un 4-4-2. Le ospiti riprendono vigore, ma non sembra servire a molto; dopo sette minuti dalla ripresa si toglie la soddisfazione personale anche Valentina Giacinti che, assistita da Vitale, insacca la rete stoppando un cross e battendo Tasselli, inerme per la quarta volta. Allora il Napoli inizia a perdere un po’ le staffe, prima lasciando sola la capitana rossonera, fermata per fuorigioco; poi abbattendola con Huynh punita dall’arbitro con un giallo. Saranno molte poi le occasioni del Milan durante tutto il secondo tempo, che però non cercherà più di capitalizzare a tutti i costi, attaccando il Napoli e sfruttando i suoi errori. Dal canto loro le campane cercheranno a tutti i costi la rete della bandiera, e ci andranno vicine solo al minuto settantanove, quando Goldoni batte una pericolosa punizione in mezzo che non trova però la giusta deviazione. Un gol a dire il vero riuscirà a segnarlo la stessa Eleonora, vedendoselo annullato però dall’arbitro per fuorigioco. Nulla da segnalare in particolare per il Milan durante questo secondo tempo, a parte la grande botta di Giacinti al 71’, che però viene deviata in angolo dopo aver sfiorato il palo. La partita finirà su un innocuo calcio d’angolo battuto dal Napoli, finiti i tre minuti di recupero arrivano i tre fischi da parte del direttore di gara.

Il Milan può festeggiare una Champions non matematica ma quasi assicurata (posto che continui a giocare in questo modo) dopo la sconfitta del Sassuolo per 3-0 e il Napoli si rammarica a causa dei troppi regali fatti. Ora la vera sfida nel nostro campionato starà nella zona retrocessione.



Milan: Korenciova; Fusetti, Agard, Vitale; Bergamaschi, Hasegawa (Grimshaw 75’), Jane (Rask 75’), Boquete, Tucceri (Kulis 84’); Giacinti (Salvatori Rinaldi 88’), Dowie (Tamborini 88’). A disposizione: Piazza, Mauri, Spinelli, Tamborini, Conc, Grimshaw, Kulis

, Morleo, Rask, Salvatori Rinaldi. Allenatore: Ganz


Napoli: Tasselli; Di Marino, Huynh (Oliviero 61’), Arnadottir, Cafferata (Capparerlli 69’); Goldoni, Huchet (Rijsdijk 60’), Errico (Pedersen 46’); Hjohlman, Nocchi, Popadinova (Cameron 46’). A disposizione: Nencioni, Cameron, Oliviero, Pedersen, Capparelli, Rijsdijk, Fusini, Kubassova, Boaglio. Allenatore: Pistolesi


Marcatrici: Bergamaschi 21’(M), Hasegawa 24’(M), Dowie 43’(M), Giacinti 52’(M).

Ammonizioni: Huynh 55’(N), Di Marino 65’(N), Rask 78’(M)



Di Marco Villani


Il Verona conquista la salvezza battendo 2-0 il San Marino


A Serravalle va in scena un'importante sfida salvezza: il San Marino alla ricerca di punti ospita l'Hellas Verona

La partita viene vinta dalle scaligere per 2-0.


Il primo tempo si apre con un corner per il San Marino non sfruttato a dovere.

In seguito, un ottimo suggerimento di Brambilla imbecca Landa, che però si coordina male e il pallone esce alle spalle di Durante. Alla mezz'ora si sblocca la partita: un lancio di Meneghini trova alla perfezione Nichele, che si coordina in maniera altrettanto efficace e fredda Ciccioli con un destro al limite dell'area. 1-0.Il San Marino accusa il colpo e non riesce a reagire prontamente: un cross di Barbieri trova Musolino, che manda in orbita la sfera. La compagna di squadra Landa ci riprova di sinistro: è più precisa, ma la conclusione si spegne alta di poco sopra la traversa.

Il primo tempo si conclude quindi sul risultato di 1-0 per il Verona.


Il secondo tempo si apre con un'occasione per il Verona, che capita sui piedi di Bragonzi: la numero 11 scaligera si coordina molto bene, ma trova Kunisawa che si immola e fa muro.

Sempre Bragonzi è protagonista di una clamorosa occasione,non sfruttata: davanti a Ciccioli, riesce a saltarla ma calcia sull'esterno della rete, a porta vuota. Dopo venti minuti dall'inizio, arriva il raddoppio del Verona: un cross di Santi pesca Sardu all'interno dell'area, che con un sinistro al volo trafigge Ciccioli per il raddoppio scaligero. Al 70' Landa è costretta ad uscire dopo una brutta caduta, con l'ausilio della barella: un grosso in bocca al lupo da parte di tutta la Redazione di CFITA, al suo posto entra Vecchione. Ci prova Muya, che supera Jelenčić e vola verso la porta, ma il suo tiro non impensierisce Durante. A tempo scaduto, Corazzi serve Barbieri in area che conclude a rete, ma è super Durante a deviare in corner. Dopo sei minuti di recupero, termina così la partita: il San Marino perde 2-0 contro l'Hellas Verona e resta all'undicesimo posto con gli stessi punti del Napoli.


Lo scontro diretto la prossima giornata determinerà probabilmente quale delle due squadre sarà retrocessa in cadetteria.


Formazioni:


San Marino Academy (4-4-1-1): Ciccioli; De Sanctis, Kunisawa, Montalti, Micciarelli (13 st. Muya); Chandarana (22 st. Corazzi), Brambilla, Musolino (13 st. Rigaglia), Menin © (22 st. Baldini), Landa (26 st. Vecchione); Barbieri. All. Lorenzo Vagnini

A disposizione: Salvi, Baldini, Corazzi, Costantini, Muya, Nozzi, Rigaglia, Vecchione, Venturini.


Hellas Verona (3-5-2): Durante; Ledri ©, Solow, Meneghini; Sardu, Mella, Jelenčić, Santi (43 st. Susanna), Ambrosi; Nichele, Bragonzi (25 st. Marchiori). All. Matteo Pachera

A disposizione: Gritti, Susanna, Perin, Susanna, Motta, Marchiori, Oliva, Colombo, Mancuso, Zoppi.


Reti: 30 pt. Nichele (HV), 20 st. Sardu (HV).

Ammonizioni: 14 st. Santi (HV)



Di Costanza Musso


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