Marta Carissimi, calciatrice del Milan annuncia il ritiro sul suo profilo Instagram.
“Mi ricordo il campo di terra battuta del mio paese. Con le piogge invernali diventava una poltiglia di fango e per renderlo praticabile buttavano “la pula”, l’involucro del grano, pezzetti appuntiti che si infilavano ovunque e andavano via solo a primavera.
Sei anni con la squadra maschile, poi il passaggio in serie A femminile col Toro. Era un mondo diverso, avevo compagne molto più grandi, le avversarie giocavano in nazionale ed erano miti per me. Io ci giocavo contro, ma a fine partita andavo a chiedere loro l’autografo.
Poi il passaggio a Verona, l’Inter e l’esperienza in Islanda, a contatto con un mondo completamente diverso. Un crescendo che mi ha portato alla Fiorentina e poi al Milan.
In questi club ho capito che le cose iniziavano a cambiare, che il calcio femminile iniziava ad avere più seguito e considerazione.
Il centro sportivo attrezzato, staff qualificati, dirette tv, i tifosi, lo stadio... prima tutto questo era il privilegio di essere in nazionale, ora è il privilegio di essere una calciatrice.
Adesso a 8 anni le bambine giocano nelle squadre femminili e non più nei campi con la “pula”. Guardano alle gesta delle giocatrici più grandi, modelli e punti di riferimento, sognando un giorno di fare la calciatrice di professione.
Sono passati 23 anni e ho visto cambiare tante cose.
Ci sono cose che però rimangono punti fermi, valori imprescindibili.
La passione nel fare questo sport, quella che non fa fare sacrifici, ma scelte.
L’ambizione di aggiungere ogni volta nuovi obiettivi e la determinazione per migliorare e raggiungerli, oltrepassando qualsiasi infortunio o ostacolo.
Il rispetto per le compagne, gli avversari e tutti quelli che lavorano in questo sport, grazie ai quali il calcio femminile sta crescendo.
Il calcio mi ha fatto fare esperienze che sono bagagli di vita.
Ringrazio le compagne, gli staff, i club e tutti quelli che ho incontrato in questo percorso perché ognuno ha contribuito alla mia crescita.
Ho appreso tanto dalle più esperte, ho fatto miei gli insegnamenti e cercato di trasmetterli a quelle più giovani.
Ora è il momento di lasciare il calcio giocato, consapevole di aver dato tutto e con la speranza di aver lasciato qualcosa.”
Nata a Torino il 3 maggio del 1987, Carissimi esordisce in serie A nel 2003 con la maglia del Toro e conclude la carriera con la maglia del Milan nel 2020.
Durante la sua carriera ha sollevato tanti trofei: un campionato islandese e una Coppa d’Islanda con lo Stjaman, due campionati italiani con AGSM Verona e Fiorentina e due Coppe Italia con la squadra viola.
Ha sempre avuto l’onore e il privilegio di giocare nel massimo campionato italiano e islandese e di vestire la maglia della nazionale italiana.
Si conclude così una delle carriere più belle del mondo del calcio femminile. Una carriera che l’ha vista protagonista di numerose vittorie, sconfitte e trofei sia nel bel paese che all’estero.
In attesa di scoprire quale futuro si aprirà davanti a lei, non possiamo che apprendere dalla sua storia calcistica chi era esattamente Marta Carissimi quando aveva il pallone tra i piedi.
DI Fulvio Buongiorno
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