Si sa, il Covid ha scombussolato le nostre vite nell'ultimo anno, tutto per un attimo si è bloccato, ha cessato di funzionare. Anche il calcio è stato coinvolto in questo stop, le atlete sono passate dal correre sui campi all'allenarsi in casa con quello che si aveva.
Poi la luce in fondo al tunnel, la ripresa del campionato, il tornare a correre sul campo verde di cui si era sentito molto la mancanza. Ma non è tutto rose e fiori, perché il Covid non si ferma e di conseguenza tutti rimangono a rischio contagio, il calcio si trova di nuovo a fronteggiare contro il virus. Molti rinvii, senza distinzione di categoria, dalla Serie A alla Serie C. Una delle squadre che sicuramente ha subito di più, dopo questo rientro in campo è la Roma Calcio Femminile, che ha visto rinviate 8 delle 15 partite di Serie B.
Martina Bartolini difensore della Roma Calcio Femminile, ha dichiarato: «A prescindere dai numerosi rinvii sto e stiamo cercando di mantenere sempre alta la concentrazione perché dobbiamo essere sempre pronte per poter dare il 100%, appena abbiamo la possibilità di giocare. Giocare così tante partite può all’apparenza sembrare difficile, ma è giocando con continuità che possiamo dimostrare che siamo un'ottima squadra e non meritiamo questa posizione in classifica».
La numero quattro indossa da 12 anni la maglia della Roma Calcio Femminile e «nonostante siano 12 anni che indosso questa maglia ogni giorno che passa, dagli allenamenti alle partite, é veramente un onore portarla e onorarla sempre».
Nella vita ci sono molti cambiamenti, e ci sono stati anche nella vita di Martina che è passata dal campo in erba al parquet dei palazzetti, infatti «per 4 anni ho giocato a futsal, le differenze con il calcio a 11 sono tantissime, si può spaziare dalle regole diverse, alle dimensioni delle porte, alla differenza di palla che viene utilizzata e soprattutto alla differenza di allenamento tecnico che viene svolto curando più le distanze brevi».
Ma poi è arrivata la svolta che l'ha fatta tornare sui suoi passi: «La società, che continuo ogni giorno a ringraziare per avermi dato questa opportunità, mi ha spinta a tornare al calcio a 11. Avevano bisogno di me e quindi ho pensato di potermi rimettere in gioco in uno sport che già mi aveva dato grandi soddisfazioni in passato».
Come dice il celebre Jim Morrison: “I sogni sono come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là” e tra quelle stelle che anche quella di Martina perché: «In ambito calcistico mi piacerebbe coltivare un piccolo sogno che é quello di diventare match analyst, per quanto riguarda la vita di tutti i giorni sto studiando per diventare biologa quindi vorrei entrare a far parte di un laboratorio».
Calcio Femminile Italia ringrazia Martina Bartolini e la società Roma Calcio Femminile per la loro disponibilità.
Di Giada Morena
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