Abbiamo avuto il piacere di intervistare ai microfoni di Calcio Femminile_Italia, colei che ha esordito all’età di quattordici anni con la squadra della sua città in Serie B, vincendo il campionato. Ha conquistato il campionato primavera, giocando con calciatrici del calibro di Annamaria Serturini, Roberta Aprile e non solo, contro la Juventus. Nella stagione 2017-2018, ha segnato il gol del 3-1 decisivo nei play-out, all’89esimo minuto di gioco, contro il San Bonifacio, sfida valevole per la permanenza in Serie A. Oggi è la colonna portante della sua attuale squadra, il muro che deve difende la porta dagli assedi degli avversari. Lei è Martina Di Bari, difensore centrale della Pink Bari e della nazionale Under 17, che ci ha parlato dei suoi esordi calcistici, di cosa significa indossare la maglia della propria città e non solo.

«Come nasce la tua passione per il calcio?»
“La mia passione per il calcio nasce grazie a mio fratello. Ho provato tanti sport ma nessuno era quello giusto. Finché non vidi per la prima volta un allenamento e decisi di provare e da lì non ho più smesso.”
«Hai esordito all’età di quattordici anni con la maglia della Pink Bari. Che emozioni hai provato?»
“Esordire a quattordici anni con la maglia della tua città è un’emozione unica. È un qualcosa che non si può spiegare finché non lo si prova.”
«Firenze, 23 giugno 2018. Finale del campionato primavera contro la Juventus. Siete sotto 3 a 1 ma riuscite a rimontare e conquistare il titolo. Che ricordi hai di quella squadra e di quella partita?»
“Quella partita è stata una battaglia, al 20’ eravamo sotto di due gol ma non abbiamo mai pensato di abbatterci anzi ci ha reso più forti e consapevoli che potevamo farcela nonostante i due gol di svantaggio. Eravamo tutte consapevoli che avremmo fatto bene, eravamo una bellissima squadra sia dentro che fuori dal campo e grazie a questo legame così forte, siamo riuscite a vincere e portare a casa quello che meritavamo dopo tanti sacrifici.”
«Quest’anno siete in procinto di affrontare la quarta stagione consecutiva di Serie A. Quali sono i vostri obiettivi?»
“Il nostro obiettivo è sicuramente quello di salvarci ma chissà non fa mai male sognare in grande.”
«Sei stata convocata, recentemente, nella nazionale Under 19 per il torneo di La Manga. Com’è stata questa esperienza? E soprattutto cosa ti ha insegnato?»
“È stata davvero una bella esperienza era la prima volta che partecipavo a questo torneo. Diciamo la nazionale in sé per sé insegna davvero tanto sia in campo ma soprattutto al di fuori.”
«Chi era il tuo idolo da bambina?»
“Il mio idolo da bambina è stato Gattuso, amavo la grinta e la personalità che portava in campo, è stato o una fonte di ispirazione per me.”

«Hai una calciatrice a cui ti ispiri?»
“Sinceramente no, però mi piace tanto Sara Gama.”
«Un attaccante che ti ha messo in difficoltà?»
“L’attaccante che mi ha messo più in difficoltà è stata Girelli.”
«Chi è Martina, al di fuori del campo da gioco?»
“Martina al di fuori del campo da gioco è una ragazza semplice, una ragazza che mette in primis il bene delle altre persone e poi il suo, una ragazza su cui contare.”
«Appese le scarpe al chiodo, continuerai a far parte del mondo del calcio?»
“Il mio obiettivo è quello di rimare all’interno del mondo del calcio femminile. Mi piacerebbe fare l’allenatrice.”
«Che consiglio daresti alle bambine che desiderano giocare a calcio?»
“Lasciate alle spalle i pregiudizi di tutte quelle persone che pensano che le ragazzine non possano giocare a calcio. Il calcio è lo sport più bello del mondo e tutti/e hanno il dovere e il piacere di praticarlo.”
Ringraziamo Martina e Maria Lucia De Giglio della Pink Bari per averci concesso l’intervista, augurando migliori fortune alla ragazza e alla società, in procinto di affrontare la quarta stagione consecutiva di Serie A.
Di Pierluigi Papa
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