Parliamo di Silvia Chiellini, sorella del capitano della Juventus e della nazionale italiana Giorgio. Anche lei livornese, dopo aver giocato nel club dell’Alhalma Femenino della città spagnola di Murcia, è tornata nella sua città toscana.
È stato il club amaranto a darne l’annuncio sul suo profilo Instagram: “Dopo aver militato in Spagna per ben 4 anni, torna a casa per cercare di far salire di livello la squadra che l’ha vista esordire nel mondo calcistico. Le abbiamo chiesto cosa si porterà dietro degli anni trascorsi in Spagna e che cosa l’ha spinta a tornare a “Casa”. La sua risposta: Sono stati 4 anni bellissimi in Spagna dove mi sono tolta molte soddisfazioni sia a livello sportivo che a livello universitario. A Murcia ho potuto realizzare il sogno di giocare in liga nazionale, ora il mio obiettivo è quello di arrivarci con il Livorno, con il club che mi ha cresciuta e che ritengo la mia casa. Quando ho chiamato Flavio Carola, il mister, già avevo deciso che avrei vestito la maglia amaranto e sono contenta di aver fatto questa scelta! Ringrazio la società per questa opportunità, specialmente il mister e la presidente Giada Bellandi. Finalmente sono tornata a casa. Ci aspetta un anno importante, siamo felici di averti di nuovo con noi”.
Silvia si trasferì in Spagna nel 2017 per poter studiare fisioterapia all’UCAM Universidad Católica de Murcia e dopo tre anni è tornata in Italia.
La squadra livornese femminile milita nell’Eccellenza Toscana (5^ serie del campionato italiano) e ha concluso la stagione (in anticipo causa COVID) al sesto posto con ben 15 punti in classifica, ottenuti in 13 giornate di campionato.
Molto legata al fratello maggiore, Silvia è nata nel 1997 e come Giorgio anche lei è difensore. In passato aveva vestito la maglia del Pro Livorno Sorgenti, per poi partire in Spagna e vestire le divise di Ciudad de Murcia, Espinardo e infine Alhama.
Un ritorno che significa tanto per la famiglia amaranto. Il contributo di Silvia sarà fondamentale per riportare il Livorno nelle zone alte del calcio femminile.
Di Fulvio Buongiorno
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