Dopo aver boicottato l'ex presidente Trump in occasione della vittoria del Mondiale 2019, Megan Rapinoe si presenta alla Casa Bianca occupata dal neo presidente Joe Biden in occasione dell'Equal Pay Day.
Accompagnata dalla compagna di Nazionale Margaret Purce, Rapinoe ha dichiarato:
“Sono un membro della comunità LGBTQ, con i capelli rosa (sorride ndr), e da dove vengo io, potevo solo immaginare che sarei stata dove sono ora, alla Casa Bianca. Sono anche un'atleta professionista e grazie anche all'aiuto delle mie compagne di squadra, qui presenti virtualmente, abbiamo portato agli Stati Uniti quattro Coppe del Mondo e quattro medaglie d'oro olimpiche. E nonostante queste vittorie sono stata svalutata, mi hanno mancato di rispetto e snobbata perché sono una donna. Mi hanno detto che non avrei meritato nulla più se non meno perché sono una donna. Nonostante le vittorie, sono ancora pagata meno degli uomini che fanno il mio stesso lavoro.”
Forti anche le parole del presidente Biden:
“Non importa se sei elettricista, contabile o giocatrice della migliore squadra di calcio al mondo. Il 'pay gap' è reale. E questa squadra è la prova vivente che puoi essere la migliore in ciò che fai e comunque dover continuare a combattere per la parità salariale”
Questo discorso fatto alla Casa Bianca va a sommarsi a ciò che è avvenuto proprio alla fine del Mondiale di Francia, quando le ragazze statunitensi fecero causa alla federazione a stelle e strisce per discriminazione salariale (accusa archiviata a maggio in quanto dichiarato che le donne avessero accettato un differente metodo retributivo rispetto ai colleghi maschi ma che le atlete hanno già dichiarato di voler portare a ricorso).
Ricordiamo anche come negli Stati Uniti, le donne lavoratrici a tempo pieno sono pagate solamente 82 centesimi per ogni dollaro guadagnato dai colleghi uomini a parità di condizioni lavorative.
In questa occasione Biden ha anche firmato l'atto che ha dichiarato l'ufficialità dell'Equal Pay Day.
Di Marco Montrone
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