Il noto quotidiano nazionale il Corriere della Sera stila la lista delle 110 donne più rappresentative del 2020. Tra queste spiccano la capitano della Juventus e della nazionale italiana Sara Gama e l’arbitro francese di livello internazionale Stéphanie Frappart.
Questo è quanto viene riportato dal giornale in questione a proposito della calciatrice azzurra:
“Nata nel 1989 da madre triestina e padre congolese, Sara Gama è il volto della Nazionale di calcio che l'anno scorso ci ha fatto emozionare ai Mondiali (e quest'anno si sta giocando la qualificazione agli Europei). Le calciatrici italiane tra mille promesse sono ancora costrette a giocare da dilettanti: senza contributi né pensione, senza diritto alla malattia, ferie o maternità. Diritti per cui Gama, capitana della Juve e delle Azzurre, si batte dal 2018 dal suo ruolo di consigliera della Figc e dal 30 novembre di quest'anno da quello di vicepresidente dell'Associazione italiana calciatori. Non era mai successo che una donna ricoprisse questo ruolo, una svolta storica. Pioniera dunque, nell'anno in cui il Campionato femminile è stato messo a dura prova dal Covid (ed è ripartito con mesi di ritardo rispetto a quello maschile). Ma quest'anno per la prima volta una donna ha arbitrato un match di calcio maschile (Stéphanie Frappart, inclusa in questo speciale) e San Siro ha ospitato una partita di Serie A femminile (Milan-Juve, il 5 ottobre). Piccoli passi, spesso simbolici ma sempre a testa alta, contro i pregiudizi”.
Vincitrice di ben 4 scudetti, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe italiane con Brescia e Juve ai quali si aggiungono l’Europeo Under-19 con la nazionale, l’UEFA Golden Player del 2008, il Gran Galà del Calcio del 2019, Gama è stata inserita anche nella Hall of Fame del calcio italiano.
Una campionessa dentro e fuori dal campo che ha tra i suoi obiettivi quello di trasmettere la passione per lo sport anche al femminile e di andare contro i pregiudizi di ogni tipo.
Per quanto riguarda la direttrice di gara transalpina, il Corriere riporta le seguenti parole:
“È la prima donna arbitro ad aver diretto una partita di Champions League, l'ha fatto il 2 dicembre scorso all'età di 36 anni. Francese, una laurea in scienze motorie, ha iniziato come giocatrice prima di appassionarsi alle regole del calcio. Frappart ha inanellato una serie di primati nel mondo del calcio e attualmente è tra i più stimati direttori di gara. <<Preferisce che la chiami Monsieur o Madame?>> le chiese un giocatore poco prima del fischio di inizio della partita tra Dijon e Clement. <<Fai tu, a cosa pensi che somigli di più?>>”
Nata a Herblay nella regione francese dell’Île-de-France, Frappart è stata la prima donna ad arbitrare numerosi incontri maschili professionistici. Nel 2014 arbitra la gara di Ligue 2 (la corrispondente della nostra serie B) tra Niort e Brest, mentre nel 2019 viene nominata arbitro della gara della massima serie francese tra Amiens e Strasburgo. Nello stesso anno dirige la gara di Supercoppa UEFA ad Istanbul tra Liverpool e Chelsea. Infine, nel 2020 arbitra la partita di Champions League Juventus-Dinamo Kiev.
La sua partecipazione alle gare calcistiche maschile lancia un messaggio forte e chiaro: il calcio è accessibile a tutti. Non esistono distinzioni di alcun tipo.
Oltre a Gama e Frappart, altre rappresentanti femminili del mondo dello sport inserite nella lista del giornale nazionale sono:
Annet Negesa: atleta DSD
Larissa Iapichino: atleta, e figlia di Fiona May
Le due arbitre: Paola Abatematico nata a Taranto, l’altra di Cesate (MI) che ha preferito l’anonimato
Naomi Osaka: tennista
Paola Egonu: pallavolista
Di Fulvio Buongiorno
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