Dopo la Juventus, anche il Milan e il Sassuolo hanno deciso di riprendere le attività nei propri centri sportivi.
Da segnalare è il post pubblicato dalla capitana numero 9 dei rossoneri Valentina Giacinti sulla sua pagina Facebook in data 25 maggio 2020: “Finalmente domani si torna a fare ciò che amiamo.
Un grazie particolare alla società @acmilan che ci mette nelle condizioni di tornare ad allenarci in sicurezza. Non vedo l’ora di rimettere le scarpette e correre su un campo vero!”
Noi di Calcio Femminile Italia abbiamo avuto l’onore e il piacere di poter dialogare con il mister del Sassuolo, l’allenatore Gianpiero Piovani: “Ricominciamo domani pomeriggio (27 maggio 2020) con gli allenamenti individuali e poi aspettiamo indicazioni per un eventuale ripartenza del campionato.
Io sono contrario alla ripartenza anche perché ci sono protocolli molto rigidi e difficili da superare… Sono per una graduale ripartenza, programmazione e riforma dei campionati da 12 a 14 squadre sia in A che in B.
Però non dipende da me e noi in ogni caso dobbiamo farci trovare pronte per un eventuale ripartenza del campionato.
Orobica in B perché non può più essere ripescata e le 3 di B in serie A. Le prime 4 della C in serie B e i giochi sono fatti.
Se dovessero esserci dei fallimenti societari sono pronte Torres, Brescia e Torino per un eventuale ripescaggio.
L’unico problema è la contesa di Champions tra Fiorentina, Milan e Roma. In questo caso avrebbe diritto la Fiorentina per differenza reti sul Milan.
Comunque questo è solo un mio modo di vedere le cose, poi sta ad altri decidere ma questa credo sia la strada più percorribile.”
L’obiettivo è di far tornare tutte le 12 società di Serie A ad allenarsi in sicurezza.
La Lega ha infatti indetto il 20 agosto come data massima di chiusura della Serie A 2019/2020.
Dello stesso accordo è anche la coach della nazionale italiana Milena Bertolini. Per lei occorre finire ciò che è stato già iniziato. In più, all’inizio della pandemia, la stessa Bertolini aveva dichiarato che secondo statistiche le donne sono meno esposte al COVID.
Il problema perciò è di far rispettare i regolamenti in maniera ragionata.
Interessante il pensiero che ha condiviso Chiara Marini, medico della Pink Bari: “Le linee guide per il nostro campionato sono impraticabili”. Come faccio da medico a garantire il rispetto di un protocollo del genere?”
Inoltre, ci sono anche altri fattori che vengono di conseguenza all’eventuale mancanza di ripresa del campionato: in ottica Champions League, per esempio, si rischia una disparità tra i vari club a seconda di quando essi riprendono le preparazioni per rispettare i decreti dei vari stati europei.
A ciò si aggiunge la nazionale. Le azzurre devono ancora giocare le ultime due gare per la qualificazione ad Euro 2022 contro la Danimarca.
Secondo gli esperti di calcio, occorre dunque fare pressione sui vertici della FIGC per la ripresa del calcio femminile.
Di Fulvio Buongiorno
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