Calcio Femmnile Italia, ha avuto la possibilità di intervistare Sofia Cantore, attaccante classe '99 in forza alla Florentia San Gimignano in prestito dalla Juventus.
Ciao Sofia, iniziamo con una domanda per conoscerti meglio. Come ti sei avvicinata al mondo del calcio e quale è stata la tua figura di riferimento nell'approccio a questo sport?
“Non ho avuto una figura di riferimento in particolare, papà ha giocato da giovane ma non mi ha mai indirizzato lui verso il calcio.
È stato una cosa molto spontanea: dalle elementari ho sempre preferito giocare a calcio coi miei amici che fare attività con le altre bambine. Da lì ho capito che era lo sport che faceva per me e ho iniziato prima coi maschi e poi con le ragazze”.
Dopo una trafila nelle giovanili miste, approdi giovanissima al Fiammamonza, nobile decaduta del calcio femminile, dove, con una stagione strepitosa, contribuisci alla risalita in B della squadra brianzola. Cosa è stata per te l'esperienza al Fiammamonza e conoscevi il suo passato?
“Al Fiammamonza ho fatto 4 anni pazzeschi, lì mi hanno sempre trattato come una figlia, anche se devo ammettere che mi hanno anche sempre sopportata visto che ero molto vivace da piccola! L’ultimo anno in particolare è stato pazzesco, eravamo veramente un bel gruppo e siamo riuscite a vincere il campionato dopo due anni in cui ci provavamo.
Per me il Fiammamonza è stato un trampolino di lancio, anche se è una realtà “umile” del calcio femminile ho trovato l’ambiente giusto per crescere. Quegli anni rimarranno sempre nel mio cuore”.
Nel 2017 l'approdo alla Juventus. In bianconero disputi 2 stagioni e vinci altrettanti scudetti. Cosa ti porti dentro di quell'esperienza?
“Per me i due anni alla Juventus sono stati molto intensi, pieni di emozioni sia positive che negative.
Sono stati i primi due anni fuori casa quindi non è stato sempre facile, ma anche grazie a Benedetta Glionna e Arianna Caruso riuscivo a superare i momenti no, diciamo che ci aiutavamo a vicenda.
Alla Juve vieni trattata da professionista, quindi cresci molto a livello mentale. Hai più responsabilità e più pressione, pretendono tanto perché ti danno veramente tanto.
Il primo scudetto è stato il più emozionante con lo spareggio a Novara contro il Brescia, oltre che aver dimostrato tanto in campo eravamo anche un bellissimo gruppo, c’era tanta armonia, ho conosciuto persone davvero speciali”.
2019: approdi all'Hellas con la tua compagna di sempre Benedetta Glionna. L'esperienza in gialloblu ti ha aiutata a riprenderti dopo un lungo stop a causa di un infortunio grave al ginocchio che ha condizionato la seconda annata bianconera. Quanto è stato importante per te l'anno a Verona?
“L’esperienza a Verona non è andata come avrei voluto, sia per la problematica del Covid, sia per il posizionamento in classifica anche se la stagione non era ancora finita.
Sicuramente dal punto di vista personale mi è servita tanto per riprendere la condizione dopo quasi un anno di stop. Comunque, a prescindere da come sia andata, ho trovato un bel contesto e mi sono trovata bene sia con il gruppo sia con la società”
Il 2020 è stato un anno martoriato dall'epidemia di Covid-19. Quanto ha pesato mentalmente e fisicamente lo stop? Come è stato il rientro in campo a livello di emozioni ed allenamento?
“Penso che questo stop forzato sia stato difficile per tutti, personalmente non vedevo l’ora di ricominciare e ho avuto la fortuna di avere lo spazio dove allenarmi ogni giorno per mantenermi in forma.
Rientrare in campo è stato molto emozionante, quando è ricominciato il campionato ero felicissima. Dopo uno stop del genere, la voglia di ricominciare è davvero tanta e secondo me apprezzi ancora di più ogni cosa, dagli allenamenti alle partite”
In questa stagione passi alla Florentia San Gimignano, un club relativamente giovane ma ambizioso, per la prima volta in carriera senza Glionna al tuo fianco. Cosa ti ha portato a scegliere San Gimignano e la Florentia?
“Il distacco con Benny dopo 8 anni è stato abbastanza traumatico, ma fortunatamente Empoli è vicino a San Gimignano e riusciamo a vederci spesso.
Ho scelto la Florentia perché nonostante non sia affiancata da una squadra maschile è una società molto organizzata e molto ambiziosa, sono rimasta colpita dalle parole del presidente perché sin dal primo giorno in cui l’ho incontrato è riuscito a trasmettermi tutta la sua passione.
È veramente bello vedere realtà in cui tutte le persone che lavorano al loro interno ci mettono il cuore, ti trasmettono senso di appartenenza”
Per te già due reti all'attivo in questa stagione, una fondamentale nella vittoria contro l'Hellas, tua ex squadra, e una che ha riacceso le speranze nella sconfitta del derby con la Fiorentina. Come valuti la tua stagione fino ad ora e che obbiettivi ti sei prefissata?
“Sinceramente non ero contenta della mia prima prestazione contro il Milan, anche la seconda non mi ha entusiasmato nonostante io abbia segnato. Piuttosto sono soddisfatta dell’ultima partita contro la Fiorentina, so che devo continuare su questa strada e so che ho ancora tante cose da migliorare.
Tutto sommato per il momento sono contenta per i due goal, ma soprattutto per la crescita che come squadra che abbiamo dimostrato in tre partite. Dopo la prima con il Milan eravamo consapevoli di dover lavorare su tanti aspetti e nelle settimane successive l’abbiamo fatto con molta intensità e questo si è visto contro la Fiorentina”
Come ti stai trovando in questa tua esperienza in terra toscana?
“Qui a San Gimignano mi sto trovando molto bene, sia dal punto di vista calcistico sia per quanto riguarda il contesto in generale... San Gimignano mi piace molto, mi ricorda un po’ il paese dove abito io in Brianza circondato dal verde”
Il tuo rapporto con le tue ex compagne Caruso e Glionna è famigliare. Cosa hai provato nel vedere la loro recente convocazione in Nazionale (in cui ci auguriamo di vedere presto anche te)?
“Io, Arianna e Benedetta abbiamo un rapporto molto speciale, anche perché abbiamo vissuto insieme i primi 2/3 anni fuori casa. Le reputo quasi come due sorelle, loro insieme a Erika Santoro sono le amiche più care che ho.
Io forse sono un po’ di parte lo ammetto però penso che sia Benny che Arianna si meritino di stare lì: Benny perché è una forza della natura e ha un talento pazzesco che a volte si dimentica anche lei di avere. Arianna perché nonostante abbia 21 anni gioca con esperienza, ha qualità tecniche impressionanti ed è pronta per affrontare un contesto così importante come la nazionale.
Auguro il meglio a tutte e due, loro sanno bene che le sosterrò sempre!”
Lo staff di Calcio Femminile Italia ringrazia di cuore Sofia Cantore e la Florentia San Gimignano per la loro disponibilità e augura loro tutte le fortune per questa e le prossime stagioni.
Di Marco Montrone Photo credit: Florentia San Gimignano - Niccolò Parigini, Caprini Photo
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