Un gesto solidale della nazionale maschile della Svezia nei confronti della selezione femminile.
I calciatori della selezione svedese hanno deciso di annullarsi lo stipendio per le prossime gare in difesa delle loro colleghe donne che recepiscono un salario nettamente inferiore.
Come accade in Italia, infatti, le atlete hanno uno stipendio più basso di quello degli uomini, pur facendo parte della stessa federazione sportiva.
Così calciatori come il portiere del Cagliari, ma di proprietà della Roma, Robin Olsen, o il difensore del Parma Riccardo Gagliolo, nato in Italia, ma naturalizzato svedese per le origini materne, il centrocampista della Sampdoria Albin Ekdal o il centrocampista dell’Udinese Ken Sema non percepiranno uno stipendio già a partire dalle gare contro Spagna e Malta per la qualificazioni all’Europeo 2021.
La nazionale femminile svedese vanta risultati abbastanza prestigiosi: un secondo posto al Mondiale del 2003, la vittoria dell’Europeo del 1984 e il secondo posto all’Olimpiade del 2016.
Di solito sono le donne a innalzare campagne di protesta per la parità salariale, come ad esempio sta succedendo da tempo negli USA. In Svezia invece è il contrario: gli uomini in favore delle donne.
Curiosità: nella nazionale femminile svedese spicca il nome di Linda Sembrant, difensore della Juventus da due stagioni, tanto da aver vinto con le bianconere l’ultimo scudetto e l’ultima Supercoppa Italiana.
Di Fulvio Buongiorno
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