La campionessa del mondo Megan Rapinoe è riuscita pochi giorni fa a far prevalere la sua protesta di poter rimanere in ginocchio durante l’esecuzione dell’inno americano.
Così facendo, la stella del calcio degli USA è riuscita a far abrogare la legge 604-1 che per l’appunto obbligava il rimanere in piedi durante il “The Star-Spangled Banner”.
La motivazione della Rapinoe era una protesta contro un paese ancora ideologicamente arretrato sotto moltissimi aspetti.
Il presidente degli Stati Uniti d’America non ha certamente perso tempo a farsi sentire e ha così scritto sul suo profiilo Twitter un messaggio per andare contro a tale abrogazione e ovviamente alla sua rivale politica Rapinoe.
“I won’t be watching much anymore!” questo è il messaggio inviato dal capo della Casa Bianca che in italiano si traduce con un “Non starò più a guardare!”.
Un twitt rivolto anche contro il presidente dello stato federale della Florida, il repubblicano Matt Gaetz che ha approvato l’abrogazione di tale legge.
Tenendo conto che il verbo utilizzato da Donald Trump è “watching” (usato per indicare che si osserva qualcosa grazie ad uno schermo) e non il più generico “looking”, si può ben capire che Trump non guarderà più le partite in TV del campionato e, probabilmente, anche della nazionale di calcio femminile degli USA.
Un comportamento che delinea bene quanto sia poco sportivo il presidente che invece di tentare una discussione in termini politici, semplicemente decide di non volerne più sapere del calcio femminile americano.
Peccato per lui, però, che sono proprio le ragazze ad aver portato in alto i colori degli USA nel calcio: hanno alzato al cielo per ben 5 volte la Coppa del Mondo, al contrario dei loro colleghi uomini che sono solo riusciti a partecipare alle varie edizioni dei mondiali calcistici.
La proposta a Megan Rapinoe di diventare vice-presidentessa degli USA è stata fatta. Ora ci si chiede se in futuro potrebbe accettare questa scelta. Di sicuro il governo della Casa Bianca avrebbe una maggiore considerazione del mondo rosa calcistico.
Di Fulvio Buongiorno
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