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ESCLUSIVA CFITA-GAIA APICELLA: “PER NOI IL MISTER È COME UN FRATELLO MAGGIORE”

Gaia Apicella, difensore e capitana del Pomigliano, si è raccontata ai nostri microfoni per parlare di lei e della promozione record della squadra campana dalla C alla B.

 

Ciao Gaia, anzitutto complimenti per la promozione in serie B. Quanto è stato duro raggiungere questo traguardo?

Abbiamo iniziato presto ad allenarci, già nel mese di luglio con una squadra nuova: poche atlete erano state riconfermate e c’era l’esigenza di doverci conoscere oltre che personalmente anche come giocatrici. Ma grazie ai nostri sforzi, siamo riusciti ad ottenere una promozione record”.

Siete risultate essere la miglior difesa e il miglior attacco. Inoltre 16 vittorie, di cui 14 consecutive e solo 2 pareggi. Numeri da record per una squadra di C. Il tutto mentre il club festeggia 100 anni di storia. Avete festeggiato?

Abbiamo festeggiato al campo in maniera ristretta, ovvero con le sole giocatrici senza i nostri tifosi. Un po’ dispiace non aver potuto condividere la gioia del momento”.


Essere associati al club maschile ha aiutato molto?

È stato di fondamentale aiuto. Il Pomigliano ci ha aiutati dandoci le giuste motivazioni da squadra gloriosa e vincente avendo la squadra maschile che ha vinto la Coppa Italia Dilettanti.

Siamo state trattate come delle vere e proprie atlete professioniste.

Inoltre la struttura è di proprietà del nostro presidente e il comune di Pomigliano gli ha affidato lo stadio per 10 anni”.


Come hai trascinato il gruppo partita dopo partita?

Le ragazze si lasciano guidare. Venivano già cariche di voler vincere, hanno dato retta al mister e a me che sono la capitana e noi le ascoltavamo per ogni esigenza. In più ho dato loro consigli mettendo in base alle mie esperienze.

Per me è un onore portare la fascia di capitana del Pomigliano”.


Come sei diventata capitana?

Ero già capitana nel Vapa Napoli. Il Pomigliano deriva proprio da questa società e io sono stata confermata leader del gruppo”.


Come ti confronti con il mister in vista di un match?

Ho un bel rapporto con il mister. È un ragazzo giovane con il quale ci si può confrontare. Lo sento tutti i giorni facendogli presente l’umore e la condizione fisica del gruppo.

Per noi calciatrici è come un fratello maggiore”.

Che obiettivi vi porrete per la B?

Come ragazze vogliamo fare bene e possibilmente confermarci. Io voglio mettermi in mostra come atleta.

La società vuole ripetere l’ottimo campionato appena concluso anche in B. D’altronde la società ha l’obiettivo finale di arrivare in Serie A.

È però vero che per affrontare la B ci vogliono giocatrici con esperienza. Ci muoveremo molto sul mercato estivo”.


Come dai un contributo alla società per il mercato?

Ho ottimi rapporti anche con Biagio Seno, il dirigente sportivo della squadra. Mi ha dato dei nomi di calciatrici con le quali avevo già giocato e gliene ho parlato sia sul profilo atletico, ma soprattutto sul piano della professionalità”.


Come sei diventata calciatrice?

Avevo 5 anni e giocavo con i maschietti fino all’età di 12/13 anni. Dopodiché ho fatto la trafila nelle giovanili dell’attuale Napoli fino ad arrivare in prima squadra. Dopodiché ho trascorso 5 anni nella Domina Neapolis. Da lì sono passata alla Vapa Neapolis che è diventata l’attuale Pomigliano”.


Sei sempre rimasta a Napoli, la tua città natale. Come mai?

Non sono mai voluta andare via perché studiavo giurisprudenza all’università. Tre giorni prima della mia seduta di laurea ho avuto la chiamata da un team estero, ma ho rifiutato in quanto avevo già a portata di mano la professione di avvocato, che sono tutt’ora, e avevo già lo studio.

Ora concilio i due lavori: calciatrice e avvocato”.


Nel 2022 le calciatrici di serie A saranno finalmente riconosciute come professioniste. Pensi che ti dedicherai solo al calcio o continuerai con la doppia professione?

Se sarò in serie A potrebbe essere un’ipotesi avere la doppia professione. Sta di fatto che noi calciatrici abbiamo bisogno di avere un lavoro finché il professionismo non sarà esteso a tutto il calcio femminile, non solo alla massima categoria”.


Un ringraziamento a Gaia Apicella per averci concesso l’intervista e un augurio di buon proseguimento con la maglia granata.

Un augurio anche alla squadra del Pomigliano per la nuova avventura in serie B.

Di Fulvio Buongiorno

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