Come riportato dal sito della Roma, la numero 8 giallorossa Andrine Stolsmo Hegerberg ha partecipato insieme alla statunitense Carli Lloyd e all’ex calciatore australiano Tim Cahill al primo Generation Amazing Festival per celebrare lo sport come ispirazione e connessione tra i giovani.
“Lo sport è molto più che attività fisica, quello che avviene durante le partite e gli allenamenti è la connessione tra le persone. Lo sport è un ponte in grado di unire diverse generazioni”.
Queste le parole della centrocampista norvegese che si è rivolta direttamente anche alla sua collega americana Lloyd: “Della finale Mondiale in cui segnasti una tripletta (nel 2016 ndr), io e mia sorella Ada parliamo ancora oggi. L’ho visto insieme a lei, che qualche anno dopo ha messo a segno tre reti in un’altra finale, quella di Champions League con la maglia del Lione”.
Andrine e Ada hanno sempre ammesso il loro tifo verso i colori giallorossi, nonostante solo una delle due sia riuscita a vestire i colori della sua squadra del cuore, mentre l’altra è comunque riuscita a vincere un pallone d’oro e ben 5 Champions con la maglia dell’Olympique Lyonnais e moltissimi altri trofei.
La diffusione del cambiamento nella società attraverso lo sport è la tematica principale della Generation Amazing.
La società di oggi infatti necessita di ulteriori passi in avanti. Un chiaro esempio è il caso della bambina romana di nome Olivia di soli 7 anni alla quale è stata negata la possibilità di giocare nella scuola calcio del quartiere di Trastevere, nella Roma Uno per l’esattezza.
“Tutti noi dovremmo ricordarci di poter essere una fonte di ispirazione per gli altri. Tutti i giovani e le giovani che ci stanno ascoltando non dovrebbero mai sottovalutare il potere di essere un esempio per gli altri e per sé stessi. E per riuscire a tirare fuori il meglio dagli altri, dobbiamo prima riuscire a farlo da noi stessi” ha concluso Andrine Hegerberg.
Di Fulvio Buongiorno
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