La protagonista della storia di oggi è Sara Lembo, soprannominata da noi "la piccola giramondo", perché abbiamo scelto proprio questo soprannome? Scopriamolo insieme grazie al racconto del suo papà Marco
"Nata in Italia nel 2008, da mamma finlandese e papa italiano, Sara si trasferisce con la famiglia nel 2013 in Finlandia. La passione del fratello maggiore è sempre stata il calcio ed e stata proprio quella a coinvolgere anche Sara, che in quello stesso anno viene iscritta presso la squadra Valtti di Helsinki. Sin da subito vengono notate in lei attitudini e qualità calcistiche, ma principalmente sportive, qualsiasi cosa che aveva a che fare con competizioni e risultato le veniva naturale. Durante il periodo finlandese, probabilmente a causa dell’ambiente calcistico femminile in Finlandia, partecipa a campionati e tornei internazionali con così tanta naturalezza, gioia e passione da farci capire che proprio il calcio era il suo sport preferito. Durante questo periodo Sara è stata seguita dalla Sami Hyypiä Accademy, oltre che da organizzazioni calcistiche legate alla nazionale finlandese.
Ma all’interno del gioco calcio la sua passione e’ sempre stata la AS Roma , forse per le annuali visite a Trigoria ad incontrare i giocatori, o i fine settimana all’Olimpico a vedere partite, con il papà. Il suo idolo è sempre stato Francesco Totti .
Nel 2017 sempre per motivi di lavoro avviene il trasferimento in Spagna , dove hanno trovato un mondo totalmente nuovo, calcisticamente parlando. Dove la tradizione calcistica mediterranea si relazionava al calcio femminile accettato e supportato in maniera leggermente minore, rispetto ai paesi scandinavi dove era abituata. Le prime squadre furono miste e giocare con i ragazzi della sua età, in maniera molto più agonistica rispetto alla Finlandia. Questo ha fatto in modo che il suo livello crescesse ulteriormente.
Nell’estate 2018 il colpo di fulmine, Sara partecipa al Camp Estivo della Roma Calcio Femminile a Norcia, fu amore a prima vista. La passione, la professionalità e l'umanità dello staff della Roma CF le aprirono un mondo nuovo, nuove amicizie. Vestire i suoi colori calcistici le hanno fatto toccare il cielo con entrambe le mani. Fu cosi che nell’autunno successivo abbiamo preso la decisione di farla incontrare a dei club italiani quali Juventus e la Roma CF . Premetto che tutto questo era possibile, perché la scuola finlandese dà la possibilità ai propri studenti di lavorare via remoto, fino alle medie .
Ma nulla da fare, lei voleva stare a Roma e giocare con la Roma , quindi per circa 8 mesi è stato un via vai tra la Spagna e Italia. Questa esperienza Sara la porterà con se per tutta la vita come una dei più gioiosi periodi della sua infanzia .
Ovviamente in questo preciso periodo temporale le si è aggiunto un’altro idolo, Elisa Bartoli. Ancora ricordo il loro incontro al bar del centro Certosa dove si allenava, sembrava avesse incontrato un extraterrestre, da quanto era stupita.
Causa Covid non fu più possibile viaggiare e permanere in Italia a fasi alterne quindi non avevamo altra scelta che trovare un club qui a Malaga con cui competere e crescere e abbiamo scelto il Deportivo Alhaurin, dove Sara ha trovato compagne favolose e un ottimo allenatore che la sta seguendo nella sua crescita sportiva .
Dico sportiva perché dobbiamo iniziare a vedere queste ragazze come delle sportive e non solo come calciatrici , comparandole al calcio che abbiamo sempre conosciuto quello maschile. Per Sara, fino a questo momento, il calcio è stata la chiave che lei ama per incontrare nuove culture e lingue, rapportarsi con persone provenienti da differenti nazioni, che però hanno una cosa ben chiara in comune, la passione per il calcio giocato. Sara parla cinque lingue e ha una media del 9 a scuola.
Noi, così come lei, speriamo che questa passione la accompagni ancora per molti anni facendo in modo che Sara possa dare in un futuro ancora supporto a questo sport."
La "piccola giramondo" , ha fatto di tutto per inseguire la sua passione, dovunque si trovasse e in qualsiasi situazione. Ed è proprio questo il messaggio della storia di Sara, per realizzare un sogno si farebbe di tutto, anche il giro del mondo. Ovviamente per fare ciò serve sempre l'aiuto dei genitori, e in questo caso i genitori di Sara, hanno fatto di tutto per aiutarla ad inseguire la sua passione.
Di Giada Morena, in collaborazione con Marco Lembo
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