La prevenzione infortuni richiede l’elaborazione di un programma di collaborazione tra le diverse figure dello staff. La prestazione dell’atleta dipende infatti dal funzionamento armonico dei vari sistemi dell’organismo (posturale, di attivazione muscolare, psicologico-mentale ecc.), i quali devono essere analizzati dal professionista di competenza.
Come affermato nel precedente articolo, l’intervento preventivo si attiverà a inizio stagione, quando le strutture corporee non risultano sovraccaricate, con particolare attenzione sul rinforzo muscolare e l’allenamento delle capacità propriocettive, fattori essenziali di prevenzione.
La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio.
Una buona capacità propriocettiva permette di avere un buon controllo del movimento dei segmenti corporei, quindi delle strutture che stanno svolgendo l’esercizio o il gesto atletico. L’esercizio propriocettivo consiste in una stimolazione neuromotoria volta a preparare il corpo ed il sistema nervoso a rispondere in modo adeguato alle perturbazioni a cui è soggetto. L’allenamento propriocettivo prevede quindi esercizi in cui articolazioni e muscoli vengono sottoposti a stress, aumentando così gli squilibri e permettendo di affinare il gesto atletico ed avere un maggiore controllo muscolare. A tale scopo si utilizzano principalmente superfici instabili, come tavolette propriocettive, cuscini propriocettivi, total balance e tappetini elastici.
È possibile strutturare così un adeguato percorso di prevenzione in collaborazione con l’allenatore, che possa attuare come fase di pre-attivazione di ogni seduta di allenamento, al fine di preparare il corpo agli esercizi che svolgerà.
Un altro metodo utile alla preparazione delle articolazioni allo sforzo fisico è l’utilizzo della tecnica di ball mastery. Si tratta di esercizi individuali con la palla utilizzati dagli allenatori per lo sviluppo della padronanza e gestione del pallone (il cosiddetto dominio). Tale metodo permette non solo di aumentare le capacità tecniche dell’atleta, ma soprattutto di aumentarne la sensibilità e la propriocezione di caviglia e ginocchio. In una sola attività si può quindi combinare lo sviluppo di elementi necessari alla realizzazione efficace e appropriata del gesto tecnico con la prevenzione articolare.
Un’adeguata forza muscolare e una buona coordinazione tra muscoli agonisti ed antagonisti mantengono il corpo in un corretto allineamento posturale, proteggendo le articolazioni in statica, in dinamica e in quelle situazioni che vanno a perturbare la naturale espressione del movimento.
Inoltre, un buon tono muscolare permette una migliore capacità di adattamento e sostentamento allo sforzo fisico, fattori importanti per prevenire l’infortunio.
Come per la propriocezione, anche la forza muscolare richiede un opportuno programma di allenamento a partire dai primi giorni di preparazione, se non addirittura nella fase di pre-preparazione. Sarà comunque necessario inserire sedute specifiche anche nel corso della stagione.
Il programma di rinforzo consiste in stazioni di lavoro a corpo libero o con l’ausilio di elastici e palla medica. Si focalizza principalmente su muscolatura glutea, muscoli ischio-crurali, quadricipiti e adduttori, in modalità sia statica che dinamica. Particolare attenzione va data poi alla muscolatura superiore di addome e braccia, fondamentale per la stabilità del tronco e la corretta coordinazione durante l’esecuzione del gesto atletico.
È facile comprendere come la prevenzione possa essere ritenuta tale e concretamente efficace nel momento in cui viene praticata con costanza. Solo in questo modo il corpo risulterà realmente pronto allo sforzo fisico e sarà possibile prevenire e ridurre l’incidenza degli infortuni.
Di Osteopata Norma Zappa
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