Abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con Natale Perrulli, conosciuto come Lino, un artista che dipinge miniature per il mondo del calcio, tifoso dell’Inter, nativo dalla città del pane, ossia Altamura, nelle Murge.
«Come è nata questa passione per le miniature?»
“La mia passione per le mie miniature nasce da bambino, collezionavo i pupazzini che uscivano in edicola (ovviamente dell’Inter). Era ed è una collezione originale e non facile da trovare nel mondo”.
«Da quanto tempo le realizzi per il calcio femminile?»
“Le miniature per il calcio femminile, le realizzo da quasi due anni, la prima miniatura realizzata è stata quella per Beatrice Merlo, terzino destro dell’Inter”.
«Hai mai ricevuto richieste, direttamente, dalle calciatrici per realizzare una miniatura?»
“La prima calciatrice che ha fatto una richiesta di miniatura è stata Federica Russo, portiere del Napoli. Diverse volte, propongo le miniature, personalmente, alle calciatrici. Diciamo che mi auto pubblicizzo” (sorride n.d.r.).
«Quale miniatura, ti piacerebbe realizzare?»
“Premetto che ne voglio creare ancora tante, indipendentemente, dalla squadra o se una calciatrice possiede più follower, like o fan. Voglio creare miniature per tutte. Il mio sogno è Sara Gama, capitano della Juventus e della nazionale, simbolo del calcio femminile italiano nel mondo”.
«Il tuo sito si chiama il Museo di Lino, ti piacerebbe un giorno esporre le miniature?»
“Un giorno, voglio affittare una o due stanze nella mia città per esporre tutte le miniature, le mie consegne con foto, spedizioni con immagine, cartoline autografate, un vero museo con ingresso libero aperto a tutti i tifosi, non solo interisti”.
«Da tifoso, cosa pensi della stagione dell’Inter?»
“Il primo anno in Serie A si fa sentire sotto tutto i punti di vista, mentale e d’esperienza. L’obiettivo principale da raggiungere subito è la matematica salvezza, poi penso che in futuro si può lottare per vincere lo scudetto”.
«Ricordi la tua prima partita di calcio femminile vista dal vivo?»
“Certo! Pink Bari-Inter, finita 1-1. Sono rimasto sorpreso dal fatto che mettono l’anima in ogni pallone, azione e contrasto. Quel giorno ho consegnato la miniatura a Eleonora Goldoni”.
«La tua calciatrice preferita?»
“La mia calciatrice italiana non te lo posso dire” (ride n.d.r.). “Invece, ti dico quella internazionale, senza ombra di dubbio Alex Morgan, oltre al suo aspetto esteriore, mi piace la sua freddezza sotto porta” (sorride n.d.r.).
«Oltre al calcio, quali sono le tue passioni?»
“Nella mia vita, oltre il calcio, esiste la musica e soprattutto Eros Ramazzotti, in quanto dall’età di dodici anni è la mia colonna sonora”.
«Ti piacerebbe insegnare la tua arte a qualcuno che vuole seguire le tue orme?»
“No, perché secondo me ognuno di noi ha un’arte donata da Dio e dovremo essere noi scoprire qual è. Mi piacerebbe un giorno avere un figlio o una figlia che diventano calciatori. Sinceramente gli insegnerò tutto ciò che conosco di questo magnifico sport”.
«Ci vuoi anticipare la tua ultima creazione?»
“Io penso qualcosa di straordinario (Roberta Aprile). Appena la riceverà, secondo me si emozionerà” (ride n.d.r.).
Ringraziamo Lino per la sua disponibilità e cordialità nel concederci l’intervista, augurandogli fortuna e successo per il futuro, con la speranza di vedere molte creazioni ma soprattutto realizzare i suoi sogni.
Pierluigi Papa
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